Questo E Quello Subtitles Spanish ##VERIFIED##
Altra forma di documentarismo didattico è quello che deriva da un impegno sociale e politico. Negli Stati Uniti gruppi vicini, negli anni della Grande depressione, alla Works Progress Administration del presidente F.D. Roosevelt utilizzarono il d. con intenti progressisti di propaganda democratica, e a volte decisamente di sinistra. La Film and Photo League unì, fra il 1930 e il 1934, cineasti come Ralph Steiner, Strand, Hurwitz, Herbert Kline, Willard Van Dyke, per trasformarsi dal 1935 nella Frontier Films, cui partecipavano Strand, Hurwitz, Van Dyke e Irving Lerner, Sydney Meyers, Jay Leyda. In questo ambiente politicamente impegnato ruotarono e operarono anche cineasti noti come Ivens, con Power and the land (1939-40, mm), sull'elettrificazione delle campagne, e Flaherty, con The land. Più direttamente legati alla politica governativa, e anche stilisticamente meno innovatori, ma più famosi, sono i d. di Pare Lorentz, The plow that broke the plains (1936, cm) e The river (1937, cm).
Questo e quello subtitles Spanish
Il cinema nei lager. Emblema di questo mutamento epocale fu la scoperta dei campi di concentramento nazisti. Il cinema fu in prima linea per testimoniare, con oggettività surreale, ciò che le truppe di liberazione scoprirono al loro arrivo. Forse per la prima volta le immagini cinematografiche vennero assunte come prove in un processo, quello di Norimberga. Compilate organicamente in alcuni film (Sud narodov, 1947, Il giudizio dei popoli, di Karmen; Nürnberg, 1948, di Stuart Schulberg e Lorentz) o lasciate allo stato di 'giornalieri' (come quelle girate a colori da George Stevens, D Day to Berlin, o quelle di Lord Sidney Bernstein, F3080, memory of the camps), queste immagini risultarono troppo atroci e deprimenti per le autorità, che le ritirarono dalla circolazione o le secretarono. Lo stesso avvenne con le immagini del disastro atomico (girate da un gruppo coordinato da Iwasaki Akira ed edite solo nel 1970 in un cortometraggio compilato da Erik Barnouw, Hiroshima-Nagasaki: August, 1945). Dopo alcuni anni, le immagini dei campi tornarono a circolare, con Nuit et brouillard (1955; Notte e nebbia, mm) di Resnais, The museum and the fury (1956, mm) di Hurwitz, e via via sempre più numerosi film in vari Paesi (fra cui va ricordato almeno il polacco Requiem dla 500.000, 1963, Requiem per 500.000, mm di Jerzy Bossak e Wacław Kazimierczack, sulla rivolta del ghetto di Varsavia). Una nuova generazione vide con i propri occhi ciò che molti sapevano ma non dicevano. La crudeltà di questi eventi, di questo cinema, segnò anche l'ingresso del d., privo ormai di innocenza, nella modernità. 041b061a72